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About Osculati
Benvenuti nella pagina del nostro e-commerce dedicata ai prodotti di Osculati, un'azienda italiana che, in virtù dell'ormai proverbiale catalogo Osculati, è da anni tra le aziende leader a livello europeo per quanto riguarda l'accessoristica per il mondo nautico. Nessun altro marchio, nel nostro continente, può vantare del resto un magazzino paragonabile a quello di Osculati, il quale garantisce una quota di merce immediatamente disponibile superiore all'98%. E non si tratta solamente di un distributore di prodotti dei più conosciuti brand internazionali. No, è lui stesso un produttore, con oltre 7.000 articoli progettati e sviluppati internamente, e testati dai propri ingegneri o da quelli del Politecnico di Milano. Insomma, Osculati Spa, è e resta un punto di riferimento insostituibile per tutti gli appassionati e i professionisti del mondo nautico.
Fondata nel 1958, l'azienda di prodotti per la nautica Osculati è presente con la propria merce in negozi e cantieri di oltre 100 Paesi nel mondo. Le due sedi principali sono Osculati Milano (a Segrate) e Osculati Lucca, per una superficie totale di 18.000 metri quadrati, spazio dedicato alla merce nonché ai 116 dipendenti.
Come si diceva, Osculati è nata nel 1958 a Milano: quello che allora era un semplice – seppur pionieristico – negozio di accessori nautici, oggi è il parnter ufficiale di brand conosciuti a livello internazionale, come Marlow, Lewmar, Polyform, Whale, Oceanair e via dicendo. Anche grazie all'apporto della terza generazione di Osculati – ovvero di Alberto, Giorgio e Claudia Osculati, che affiancano il Presidente Mario Osculati nella conduzione dell'azienda – il marchio è arrivato a toccare quota 65 milioni di fatturato nel 2017. Non a caso, l'impresa milanese, negli ultimi anni, ha portato a casa ben 4 premi come miglior distributore.
Osculati: il catalogo
Quali sono i prodotti contenuti nello sconfinato catalogo Osculati? Ebbene, per il diportista professionista o amatoriale non c'è che l'imbarazzo della scelta. Si passa infatti dagli accessori per l'ancoraggio all'equipaggiamento elettrico. Ecco, in estrema sintesi, le categorie di prodotti commercializzate da Osculati:
- Ancoraggio e ormeggio
- Sicurezza e manutenzione
- Idraulica e Sanitari
- Accessori di coperta
- Ferramenta inox
- Equipaggiamento elettrico
- Motonautica e accessori
- Elettronica e navigazione
- Scalette, passerelle
- Attrezzatura vela
- Parabordi e boe
- Comfort a bordo
Il catalogo Osculati e il giubbino di salvataggio
Tra i prodotti più famosi e più conosciuti del catalogo Osculati vi sono certamente i giubbini di salvataggio dei più differenti tipi. Ma quale giubbino di salvataggio bisogna acquistare? La risposta, ovviamente, varia di volta in volta, in base all'utilizzo che se ne farà e alle regole da rispettare.
Prima di parlare delle varie tipologie di giubbino presenti nel catalogo Osculati, vogliamo però sottolineare una cosa: nei Paesi con una cultura nautica avanzata, come per esempio nel Regno Unito e in Francia, esiste un'attenzione particolare per il giubbino salvagente, il quale infatti viene considerato come un accessorio non solo indispensabile, ma anche personale, da scegliere con cura. Per questo motivo, infatti, la maggior parte degli amatori possiede un giubbino di salvataggio personale e testato, non limitandosi ad accontentarsi della dotazione standard presente a bordo per legge. In Italia, in molti casi, il giubbotto di salvataggio non è altro che un obbligo calato dall'alto, tanto che si tende talvolta a prendere in giro chi lo indossa. Eppure, in caso di emergenza, questi giubbotti possono essere l'ultima ancora di salvezza
Le tipologie di giubbino
Esistono due distinte categorie di giubbino, ovvero quelli di mero aiuto al galleggiamento – come si possono acquistare su questa stessa pagina dedicata ai prodotti per la nautica di Osculati – e quelli di salvataggio, capaci dunque di salvare una vita. La differenza tra i due dispositivi è pienamente comprensibile: laddove i primi forniscono solo un debole aiuto al galleggiamento, i secondi hanno una galleggiabilità marcata, garantendo quindi al naufrago di restare perfettamente a galla, con la testa emersa. I modelli di salvataggio più avanzati, del resto, fanno ancora di più, assicurando – nel caso di un naufrago incosciente – che questo resti stabilmente sulla schiena, con il viso al di fuori dell’acqua, così da respirare senza problemi, in qualunque situazione.
È possibile suddividere ulteriormente i giubbotti di salvataggio in altre due categorie: da una parte ci sono quelli in schiuma espansa, dall'altra quelli gonfiabili. Guardando ai Newton, ovvero alla diversa spinta che i differenti giubbini possono spingere verso l'alto, va sottolineato che i modelli in schiuma espansa non oltrepassano in nessun caso i 150 N, mentre invece i giubbini di salvataggio gonfiabili possono raggiungere i 300 N (come accade per esempio nel cas del salvagente autogonfiabile Premium di Marine Pool presente del catalogo Osculati).
I modelli in schiuma espansa sono i più economici. Sono facilmente indossabili, ma offrono una galleggiabilità minima. Insomma, sono concretamente adatti per la sola navigazione costiera. Tra i giubbotti a bassa galleggiabilità vi sono poi i tipici giubbini a corpetto utilizzati da chi pratica vela sportiva, sci nautico e windsurf: si tratta infatti di un accessorio leggero, di puro aiuto al galleggiamento.
I giubbotti da preferire in qualsiasi altra situazione sono dunque i modelli gonfiabili, i quali possono essere ad attivazione manuale o automatici. Pur essendo potenzialmente molto potenti, il loro ingombro è minimo, anche nei casi dei modelli più evoluti. Cosa intendiamo con questo aggettivo? Beh, basti sapere che ci sono dei modelli che, per evitare che il naufrago 'respiri' gli schizzi d'acqua in caso di vento estremo, prevedono la presenza di un cappuccio di sicurezza capace di schermare il naufrago.
Questo, dunque, per quanto riguarda i giubbini di salvataggio. Ma essi rappresentano solo una minima parte dei prodotti di Osculati nautica!
Le luci di navigazione
Altra categoria particolarmente fortunata del brand di Segrate è quella relativa alle luci di navigazione, le quali, come ben sanno i lupi di mare, sono di molte tipologie diverse. Per quanto riguarda le unità da diporto, esistono 4 tipi differenti, ovvero la luce di fonda (bianca), la luce motore (bianca), la luce di coronamento (bianca) e la luce di via (verde e rossa). Osculati commercia ovviamente tutte le tipologie di luci di navigazione.
Partiamo dalla luce di fonda, una luce bianca visibile per 360° che in molti, ahimè, continuano ad installare in testa all'albero. Tale luogo, però, non è affatto indicato, per diverse ragioni. Pensiamo per esempio ad una barca che si muove in rada in condizioni di scarsa visibilità: in che modo potrebbe vedere la luce bianca di un’altra unità se questa è posizionata in alto? La visibilità calerebbe con l’avvicinarsi all'altro mezzo? In molto casi, poi, le luci di fonda non sono solamente in cima all'albero, ma anche al di sopra della piastra di strallo e paterazzo, e quindi totalmente invisibili se non da notevole distanza – per via dell'angolo d'ombra che si viene logicamente a creare.
Per essere certi di evitare una collisione in mare causata da un errato posizionamento della luce di fonda, è dunque molto meglio mostrare una luce bianca a prua e una posizionata più in basso a poppa, entrambe visibili a 360°.
E se in molti sbagliano a posizionare la luce di fonda, molto altri commettono degli errori per quanto riguarda le luci di via, ovvero le luci laterali verdi e rosse. Per capire il posizionamento perfetto bisogna sottolineare il fatto che queste queste due luci devono essere entrambe visibili solo per una barca che si trovi esattamente a prua. Non appena si avranno più di 5 gradi di scostamento, a dritta o a sinistra, si dovrà vedere solamente una delle due luci, pena la possibilità concreta di collisione. Posizionare in modo errato queste luci pregiudica la comprensione dei movimenti di una barca: sarebbe come muoversi in automobile senza usare le frecce!
La scelta delle cime per la tua barca
Sfogliamo qualche altra pagina del catalogo Osculati, e ci imbattiamo nella categoria dedicata alle cime. Va detto che, in molti casi, non si perde molto tempo a riflettere intorno alla cima d'ormeggio per la propria barca. Eppure, anche solo guardando l'offerta di Osculati nautica per quanto riguarda questa tipologia di prodotto, si dovrebbe capire che vale davvero la pena investire un po' del nostro tempo in questa decisione d’acquisto. Sai perché?
Semplice: in banchina o all'ancora, sono proprio le cime di qualità che possono salvare la barca, soprattutto quando la costa è a poche spanne dalla carena. E si sa, non serve certo navigare in mare aperto in mezzo alla burrasca per danneggiare la propria barca: basta una una cima sbagliata e si può distruggere una poppa anche per un folata di vento in banchina. Acquistare una cima di qualità e posizionarla bene, dunque, è un atto di amore verso la propria imbarcazione – e verso il proprio portafoglio.
Ma come si sceglie tra le varie cime del catalogo Osculati? Ebbene, i materiali sono principalmente tre, ovvero poliestere, polipropilene e nylon. Quest'ultimo, pur essendo elastico e resistente, ha la brutta abitudine di diventare rigido nel tempo. Il poliestere, invece, offre un'elasticità minore, ma costa anche meno. Il polipropilene ha le stesse qualità del poliestere, ma si deteriora in tempo più brevi. Come i più sanno, dunque, il materiale che va per la maggiore è il poliestere, principalmente in virtù dell'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Come scegliere, invece, la lunghezza della cima? Ebbene, i fattori da prendere in considerazione in questo caso sono due. Per prima cosa bisogna guardare alla lunghezza complessiva della barca, e poi, eventualmente, alla grandezza delle gallocce.
Per quanto riguarda il diametro delle cime, invece, esistono tabelle e formule matematiche precise per calcolare nel dettaglio la lunghezza di sicurezza delle cime, ma c'è anche un metodo 'popolare' per ottenere dei risultati piuttosto affidabili, ovvero quello di sommare il numero 4 ai metri totali della barca, e traslare il risultato in millimetri. Una barca di 20 metri, dunque, dovrà avere una corda di diametro di 20 millimetri. Semplice, no?
Quelli visti sinora, come è noto, sono solamente alcuni tra i prodotti di Osculati: in tutto il catalogo complessivo dell'azienda conta migliaia di voci. L'edizione del 2018, nel dettaglio, conte più di 21.000 articoli, con mille novità rispetto al 2017, per un totale di 1.053 pagine tutte da sfogliare. I lupi di mare possono passare ore a girare e rigirare quelle pagine, alla ricerca dei prodotto giusto, per poi correre a controllare il listino prezzi Osculati. I nostri occhi, per esempio, sono caduti or ora sulla sezione dedicate alle ancore. Ma come si sceglie l'ancora per la propria barca?
L'ancora giusta per la propria barca
Esistono diverse tipologie di ancora, in base al materiale, alla forma e al peso, i quali vanno scelti in base a questi fattori:
- La tenuta sul fondale, a seconda del tipo di fondale in cui si vuole attraccare
- La semplicità di posizionamento
- La semplicità di estrazione
- La semplicità di stivaggio
- La resistenza meccanica
- La resistenza dell'ancora alla corrosione
In base all'analisi di questi fattori si decide quali devono essere il peso e la forma dell'ancora da acquistare. Si potrebbe pensare che il peso abbia una rilevanza estremamente maggiore rispetto alla forma dell'ancora, ma non è esattamente così, anzi: il disegno di questo dispositivo può fare la differenza. E questo è sempre più vero, soprattutto oggi che i vari produttori hanno deciso di ottimizzare la tenuta delle ancore modificando il disegno e non più aumentando il peso. In questo modo, dunque, si possono ottenere delle ancore più sicure e allo stesso tempo più maneggevoli, e più facili da stivare. il peso dell'ancora da acquistare, dunque, va deciso sì in base al dislocamento della barca, sì in base alla tipologia di fondale, ma anche in relazione al disegno scelto.
Ma quali tipi di ancore si possono acquistare, dunque, in base alla loro forma? Ebbene, partendo dal presupposto per cui può essere utile avere sulla propria barca due tipologie di ancore, così da avere il dispositivo giusto da usare in base al fondale, le principali possibilità sono:
Ancora ad ombrello: sono le tipiche ancore usate per le barche piccole, nonché per i gommoni. Si tratta di dispositivi estremamente leggeri, i quali funzionano bene su fondali rocciosi. Tra i vantaggi di questi dispositivi vi è la possibilità di ripiegarli, così da occupare uno spazio minimo una volta a bordo.
Ancore ad aratro: più efficienti delle ancore ad ombrello ma meno semplici da utilizzare rispetto alle ancore a marre piatte, queste ancore fanno il loro lavoro su qualsiasi fondale.
Ancore a marre piatte: funzionano ottimamente ovunque, eccezion fatta per i fondali spiccatamente rocciosi.
Bene, abbiamo fatto una sorvolata di massima sul catalogo Osculati. Non ti resta che scegliere sul nostro e-commerce i prodotti che più ti interessano!